BUOI CHE DANNO DEL CORNUTO AGLI ASINI

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Un capo di stato, nella fattispecie proprio quello italiano, apostrofa un altro capo di stato, quello turco, con l’epiteto di “dittatore”, con tono smaccatamente dispregiativo. Poco tempo fa, il capo di stato della più potente nazione occidentale, Joe Biden, aveva definito il presidente russo Putin “un assassino”.

Lasciando volutamente perdere di imbastire analisi sulla “rispettabilità” di capi di stato quali Erdogan e Putin (due servi del Potere, niente di più, niente di meno), mi limito ad osservare:

1) L’Italia e le altre “democrazie” occidentali inquadrate nella sfera USA sono dominate da circa settantacinque anni da un sistema di Potere che controlla ogni minimo aspetto della vita umana, fino ad avere modellato persino la psiche dei cittadini con i dettami del Consumismo, fiaccando ogni resistenza intellettuale e morale. In Occidente c’è un’ultra-dittatura che ha imposto un pensiero unico a cui le masse si sono genuflesse, auto-convincendosi di essere libere mentre nella realtà parlano e pensano come viene loro comandato. In pratica una teocrazia fondata sulla religione fondamentalista del Dio Quattrino, nella quale se dissenti sulla visione della vita non ti mettono in galera come in Turchia o in Russia o in Cina, ma più semplicemente ed efficacemente ti distruggono socialmente e ti emarginano. Un regime dittatoriale dove ogni bit di informazione è controllato dal potere privato, dove ogni lista elettorale è costruita dietro dettami del potere privato, dove ogni consultazione elettorale è solo una richiesta di adesione a partiti controllati dal potere privato: e per giunta, con micidiale ipocrisia, tutto ciò è chiamato, forse ironicamente, “democrazia”.

2) Gli USA e i suoi alleati incardinati in quella organizzazione militare, imperialista e terroristica chiamata NATO, hanno condotto operazioni militari killer in decine e decine di Paesi che sono stati conquistati militarmente, economicamente e culturalmente. Abbiamo bombardato in mondovisione Iraq, Afghanistan, Libia, Jugoslavia (in tempi recenti) per non dimenticare quel che è stato fatto precedentemente in Vietnam, in Corea e in tanti altri luoghi di Asia e Africa.

Come conseguenza, Draghi e Biden pensano di potere etichettare altri capi di stato come “dittatori” o “assassini”. Della serie: il bue che dà del cornuto all’asino, con la precisazione che in questo caso per quanto cornuto possa essere stato l’asino, le corna del bue sono di lunghezza tendente all’infinito.

Quanto poi alla scenetta della signora Von der Leyen fatta accomodare (udite, udite!) su un sofà invece che su una poltrona, suscitando le accorate proteste delle femministe occidentali che hanno gridato allo scandalo sessista, io farei notare alle suddette che la signora in questione, al di là del suo sesso che dovrebbe essere considerato irrilevante se non fosse proprio per la loro visione discriminatoria nei confronti delle donne, sia la più alta carica della Commissione Europea, discenda da una nobilissima famiglia tedesca, si sia laureata in medicina (con una tesi che è stata accusata di plagio nel 1991) e quindi sia stata abituata, in tutto e per tutto fin da tenera età a detenere posizioni elevate di potere, per cui appare francamente ridicolo parlare di discriminazione sessista verso un tale personaggio, quando invece forse occorrerebbe concentrarsi sul fatto che esso rappresenti sic et simpliciter il potere occidentale, come Erdogan rappresenta il potere turco, e Putin il potere russo. In ogni sua versione, si tratta di arroganza, violenza, competizione per prevalere, e non c’è proprio nessuno che emerga come “migliore” in tutto questo. Basta e avanza ricordare la vergognosa e disumana compravendita di clandestini tra UE e Turchia. La rotta Turchia/Europa è controllata dall’accordo indegno che l’UE fece col governo turco per fermare il flusso di migranti. Furono versati ben 6 miliardi di euro affinché la Turchia sorvegliasse la frontiera con la Grecia e costruisse strutture idonee per ospitare i 3,5 milioni di profughi siriani. Erdogan e l’UE fanno da tanti anni affari sul dolore della gente che scappa dai Paesi che l’Occidente stesso ha distrutto.

Ma noi invece di occuparci di queste questioni, di denunciare i traffici di esseri umani, di svergognare prima che gli intrallazzi di Erdogan quelli che facciamo a casa nostra, di cosa invece ci occupiamo? Del fatto che una donna ai vertici del potere europeo, rappresentante della mentalità plutocratico-schiavista più becera di ogni tempo, abbia dovuto adagiare le nobilissime terga su un sofa, nel salotto dei poteri incrociati. Mi chiedo quando ci saremo evoluti abbastanza da comprendere che questa gente, da un punto di vista umano, culturale e spirituale, da quando è nata sia seduta per terra come tutti i cittadini inconsapevoli, sciocchi ed addormentati che gli vanno dietro. E seduta per terra rimarrà, a rappresentare la fine che ha fatto la nostra cultura, che è stata qualcosa, ma che ora non vale nemmeno uno sgabello per neonati, altro che sofà.

About Post Author

Domenico Rosaci

Domenico Rosaci è Professore Associato di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni, e conduce ricerche nel campo dell'Intelligenza Artificiale. E' autore dei saggi sull'esoterismo "Arcana Memoria" e "Il Labirinto del Cristo" e dei romanzi "Il Sentiero dei Folli", "La Zingara di Metz" e "I Fiori di Tanato", pubblicati da Falzea Editore.
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