VI DO UN SOLO INSEGNAMENTO, NON INSEGNATE

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Uno degli insegnamenti più profondi su cui convergono tutte le grandi tradizioni spirituali è quello che ricorda che la Via del Benessere si trova a seguito di un personale percorso di crescita, fatto di volontà di camminare e di scelte individuali. Ognuno di noi può riuscire a trovare la Via del Benessere, e chi la trova ne sperimenterà l’essenza, che è per l’appunto lo stare bene, ma in nessun modo colui che trova l’illuminazione potrà donarla ad altri, anzi il solo desiderare di condurre gli altri sulla Via che fa star bene noi significherebbe che noi non abbiamo trovato alcuna reale illuminazione.

Noi, se fossimo davvero compassionevoli, dovremmo desiderare che gli altri trovino una loro Via che doni loro il Benessere, e non che percorrano la nostra, che fa bene a noi ma non è detto che lo faccia anche a loro. Che gli altri ripetano le nostre scelte non implica assolutamente che essi ne sperimenteranno lo stesso effetto, e il fatto che noi desideriamo che gli altri ci imitino, ci “seguano”, vorrebbe solo dire che siamo ancora pieni di noi stessi, che pensiamo di essere migliori degli altri e quindi vorremmo essere emulati, amati. Se stiamo davvero bene, non dovremmo sentire alcuna esigenza di evangelizzare nessuno, né di avere ragione sugli altri o di essere ammirati e stimati, e neppure amati. Se nella nostra personale esperienza fossimo stati bene, ad esempio, attraverso lo sviluppo della compassione, allora ci dovremmo limitare a compatire chi soffre e saremmo disposti a fornire ogni genere di aiuto e condivisione per lenire le sofferenze altrui, ma non pretenderemmo di potere donare il Bene a chi ancora non lo prova, perché saremmo coscienti che il Bene non si dona, ma si può solo conquistare personalmente e faticosamente, camminando sulla propria strada.

Questo è un insegnamento difficile come detto, che molte scuole di pensiero e religioni moderne disconoscono, avendo preferito sviluppare il desiderio di evangelizzare e pretendere di propagandare verità rivelate. L’insegnamento basilare della Tradizione invece è quello che insegna a non insegnare nulla, a non volere essere né emulati né amati, preferendo invece amare e condividere, perché chi ama e condivide favorisce il ricongiungimento della parte col Tutto. E la Tradizione altro non è che il convincimento che esista solo il Tutto, che l’unico Dio sia la Vite di cui tutti siamo tralci, e che quindi se ognuno sviluppa liberamente il proprio Sé troverà la Vite. E se abbiamo compreso di dovere trovare da noi stessi il nostro Sé, dovremmo avere anche compreso che ciò vale anche per gli altri.

About Post Author

Domenico Rosaci

Domenico Rosaci è Professore Associato di Sistemi di Elaborazione delle Informazioni, e conduce ricerche nel campo dell'Intelligenza Artificiale. E' autore dei saggi sull'esoterismo "Arcana Memoria" e "Il Labirinto del Cristo" e dei romanzi "Il Sentiero dei Folli", "La Zingara di Metz" e "I Fiori di Tanato", pubblicati da Falzea Editore.
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