Se la tua opinione non è gradita a qualcuno, non significa che tu debba provare risentimento per lui, ma solo che la tua è un’opinione e non una verità assoluta che debba essere da tutti condivisa.
Se non ti trovi d’accordo con l’opinione di qualcuno, non significa che tu debba provare risentimento per lui, ma solo che il tuo pensiero possiede l’apprezzabile capacità di formarsi le sue proprie opinioni anche in disaccordo con quelle altrui.
Se noti che ci siano tante opinioni diverse in giro, non significa che ci si debba dolere per la mancanza di una verità assoluta, ma solo che una verità assoluta non esiste, e ciò comporta l’apprezzabile possibilità di essere liberi di formarsi le proprie idee.
In sintesi, invece di arrabbiarsi e scontrarsi sulla diversità delle idee, forse sarebbe più proficuo, per il bene comune, imparare ad apprezzare la qualità delle idee che circolano, a prescindere dal fatto che ci si trovi d’accordo o meno col loro contenuto. Dovremmo piuttosto dolerci, quindi, dell’omologazione del pensiero, della scarsa profondità dei ragionamenti, della mancanza di argomentazioni, dei pregiudizi e di tutti quegli aspetti che ci impediscono di confrontarci con serenità e rispetto. Perché è nel confronto, e non nello scontro, che ritroviamo la nostra comune appartenenza al genere umano.