La Scienza non si occupa, e non sarebbe in grado di occuparsi, del benessere degli esseri umani. La Scienza, intesa come metodo scientifico, e quindi come Fisica, Chimica, Informatica, Medicina, si occupa di materia, di ciò che si vede, si sente e si tocca, di ciò che si misura attraverso dei sensori. Non si occupa dell’Anima, dello Spirito, entità di cui nemmeno suppone l’esistenza e che non ha alcun modo di indagare con i suoi metodi, e quando si occupa di “mente”, come nel caso delle Neuroscienze, intende semplicemente il cervello come organo materiale e le sue funzioni materiali, magari tentando di replicarle nei dispositivi di calcolo elettronici, come succede con l’Intelligenza Artificiale: qui finisce l’avventura della Scienza, che non può sconfinare nell’occuparsi di concetti metafisici quali l’Anima e il suo Benessere: quando qualche presunto scienziato tenta tali sconfinamenti, l’ambito in cui effettivamente si sposa è nient’altro che la cialtroneria.
La Medicina occidentale, puramente materialistica, si occupa di comprendere il funzionamento del corpo umano e di mantenerne l’efficienza fisica, finalizzata alla sopravvivenza intesa come un cuore che batte e un cervello che reagisce agli stimoli elettrici: stop. La Medicina occidentale non ha alcun interesse, e comunque non ne avrebbe gli strumenti, per occuparsi del benessere spirituale degli esseri umani, che dipende da fattori che sono solo in parte legati alla salute fisica, mentre in grandissima altra parte sono legati ad aspetti psicologici che investono numerosissime problematiche non affrontabili scientificamente, quali la spiritualità, l’emozionalità, i sentimenti, l’espressione artistica, la religiosità e soprattutto l’interesse per la Conoscenza cioè, in una parola, la Filosofia.
Pensare di organizzare la società in funzione della sola Scienza materialistica occidentale sarebbe come ipotizzare di trasformare tale società in un laboratorio. Pensare di prendere delle decisioni sociali sulla sola scorta delle problematiche medico-sanitarie sarebbe come trasformare la società in un grande ospedale.
Platone, in quell’opera monumentale del pensiero umano che è “La Repubblica” suggerisce che la società debba essere organizzata secondo le esigenze della Psiche umana, che sono molteplici, e che il suo governo debba essere affidato a filosofi, ovvero a studiosi di tali problematiche. Ovviamente tra queste problematiche devono ricadere anche, ma non soltanto, quelle scientifiche, ed è quindi assolutamente necessario che i filosofi siano anche, ma non solo, degli scienziati. La società materialistica occidentale attuale, avendo istituito una specializzazione estrema nel Sapere, dividendo interessi “scientifici” da quelli “umanistici” e incoraggiando la formazione di soli “tecnici” persino in campo umanistico, è assolutamente inadeguata a esprimere governanti preparati, perché è evidente che tali tecnici non lo siano per definizione, essendo incredibilmente limitati nel loro orizzonte gnoseologico.
L’aberrante gestione della pandemia da Covid-19 non è che l’ultimo esito, particolarmente infausto, di questa tendenza a delegare alla sola Scienza l’organizzazione della società, confondendo la Scienza con la Conoscenza, che è termine che identifica una ben più ampia capacità umana di indagine della Realtà, non limitata al solo mondo materialistico e alla sola “utilità” della sopravvivenza materiale del corpo fisico.
Perciò la Scientocrazia è molto più che corruzione sociale: è una vera e propria aberrazione, sintomo di evidente degrado culturale dell’umanità, e sta tentando di bruciare definitivamente sul rogo la Filosofia, simbolo del pensiero umano, come già la Teocrazia fece con Giordano Bruno quattro secoli fa. Ma il pensiero umano non brucerà mai, fin quando ci saranno anime grandi come quella di Bruno, a ricordare a tutti che l’uomo è nato per vivere e comprendere la vita, non per sopravvivere nell’ignoranza di essa.