Ciò che è più decisivo, nell’esistenza di un essere umano, è la scelta tra l’accettazione della Realtà o la costruzione di illusioni. Questa scelta si pone solo e soltanto in conseguenza dell’individualità umana, perché l’individuo umano, differentemente da un albero o anche da un’ape, non vive in simbiosi con la Natura (che è un altro nome della Realtà), ma se ne percepisce “distaccato”. Questa sensazione di distacco è già di per sé un’illusione, perché evidentemente l’uomo è egli stesso Natura, e l’individualità è solo una formazione psichica, un fenomeno che la Natura stessa crea così come crea il vento o le onde del mare. Ma in virtù di questa sensazione, l’uomo pensa di potere decidere che ciò che gli sta davanti, la Realtà, possa anche essere negata piuttosto che accettata, e quindi in taluni casi usa la psiche per costruirsi “realtà” fittizie alternative: le illusioni.
Chi sceglie di vivere nelle illusioni, confondendole con la Realtà, non ha scampo: la sua esistenza sarà come interrotta, in pratica è come se egli non esistesse più, fosse morto. Niente di ciò che percepirà sarà vera esperienza, niente servirà ad arricchire la sua anima, perché nulla avverrà nella Realtà, ma solo nell’illusione. La Realtà infatti va avanti lungo il suo sentiero, prescindendo totalmente dalle illusioni umane, e le sue Leggi sono incontrastabili. Ogni azione umana avrà delle conseguenze che dipendono dalle Leggi della Realtà: chi opera un’azione che secondo la Realtà provoca dolore, proverà il dolore. Semplicemente, chi vive nell’illusione, non se ne rende conto, non studia e comprende la Realtà, e quindi opera facendosi determinate aspettative, che poi saranno puntualmente disilluse.
Giusto per fare un esempio, chi non è umile, chi non ascolta, chi non fa esperienza della Realtà traendone insegnamento, invariabilmente non imparerà ad allontanare da sé la sofferenza, e soffrirà. Basta provare per rendersene conto, ma chi vive nell’illusione ovviamente non lo comprende, perché non accetta le Leggi della Realtà, ma crede invece di poterla dominare col proprio Ego, affascinato dall’illusione che ha creato. Perciò, nella moltitudine degli esseri umani, pochissimi sono coloro che vivono nella Realtà, mentre la stragrande maggioranza vive un’esistenza virtuale, da morto vivente. E ciò avviene nella società attuale in misura molto più notevole che in passato, per via del regresso intellettuale che la psiche umana sta sviluppando da quando ha deciso di espandere senza freno l’Ego a dispetto dell’Inconscio, e ciò sta avvenendo da parecchi secoli. E la convinzione degli attuali esseri umani di vivere una fase di progresso, è proprio la dimostrazione del loro vivere in una bolla di illusioni.